lunedì 3 ottobre 2016

Non solo birra: Spumantizzare vini

Chiacchierando con amici su vari forum ho avuto la possibilità di approfondire l'argomento della spumantizzazione.
I metodi utilizzabili sono vari, tuttavia, si parte sempre (o quasi) dal presupposto che la nostra bevanda deve rifermentare in bottiglia.

Possiamo attendere la fine della fermentazione ed aggiungere una piccola quantità di zucchero in forma di cristalli, fruttosio, mosto concentrato, ecc. oppure possiamo imbottigliare quando la fermentazione non è perfettamente completa.

Quali sono le differenze?

Attendere la fine della fermentazione permette di avere la certezza del fatto che gli zuccheri del mosto sono completamente esauriti ed inoltre, il termine del lavoro dei lieviti permette di ottenere una bevanda più limpida.
A questo punto si aggiunge la quantità di zuccheri desiderati in modo molto preciso e si imbottiglia.

Imbottigliare a fermentazione in corso è un pò più critico in quanto dobbiamo avere la massima certezza degli zuccheri ancora presenti al fine di non incorrere in eccessivo scostamento (in positivo o negativo) dalla "gasatura" desiderata.

Inoltre, non essendo ancora terminata la fermentazione, la bevanda sarà più torbida a meno che non si proceda con una filtrazione meccanica.

Ulteriore nota: quando si parla di spumantizzazione di vini, si ragiona in termini di pressioni anche piuttosto elevate (fino a 6 atmosfere) e quindi è preferibile procedere solo se si ha ben chiaro il procedimento ed i quantitativi di zuccheri presenti e quelli da aggiungere.

A fini di esempio di calcolo, metto a disposizione un foglio elettronico che può aiutare a valutare il quantitativo di zuccheri o mosto da aggiungere al nostro spumante.

Scarica il file qui